Dopo sette anni di attività della nostra community digitale e due della nostra Associazione pensiamo che siano maturi i tempi sotto il nostro profilo organizzativo e relazionale per lanciare una campagna di sensibilizzazione e mobilitazione civile su un tema quanto mai caldo, attuale, fondamentale per il futuro del nostro Paese: quello che noi chiamiamo del Diritto all’informazione positiva paritaria nei media. Diritto che assicuri a noi cittadini lettori, spettatori ed ascoltatori dei media di ricevere ogni giorno una dose minima del 50% di informazioni utili e positive, necessarie per creare un sentiment di fiducia e speranza senza cui nessun futuro può essere realizzato!
Raccontare e martellare il tanto bene, bello e buono che ci circonda riteniamo sia un dovere professionale ed etico di chi fa informazione ed anche una opportunità di mercato perché non è vero che le buone notizie non fanno notizia. Le esperienze in Italia del Corriere della Sera-Buone Notizie, in USA di Google-Tell me something good e in Olanda di Thecorrespondent.com che ha raccolto 2.5 milioni di dollari di fondi col crowdfunding per realizzare la propria rivista di Buone Notizie - dimostrano esattamente il contrario!
Le buone notizie, quindi, non solo fanno notizia, buon umore e futuro ma fanno anche business!
Siamo davvero stufi di essere sommersi solo da notizie negative ed ansiogene e invitiamo a non leggere più giornali od ascoltare notiziari radiofonici o TG fino a che non inizieranno a dedicare almeno il 50% degli spazi, in tutte le edizioni, al racconto della cronaca positiva o bianca come la chiama Papa Francesco per distinguerla da quella nera!
Riteniamo che ci siano tutti i presupposti perché chi in Italia fa informazione e ne è responsabile – in primis RAI come Servizio Pubblico ed ODG – debbano prestare ascolto alle nostre richieste, accogliere il senso della nostra provocatoria petizione (portata avanti a budget zero e su base assolutamente volontaria) ed iniziare a cambiare verso al modo vecchio, superato, parziale di fare informazione fatto tutto o quasi del racconto delle bad news. Che i media siano un vero specchio del mondo e non uno specchio parziale, deformato, deformante della realtà italiana e mondiale.
Già Aristotele diceva che la virtù è più contagiosa del vizio, ma aggiungeva, a condizione che venga raccontata! Noi ci battiamo affinché tutti i media inizino a raccontare e martellare tutti i giorni anche le tante notizie positive che ad oggi omettono, considerano di serie B e/o confinano nei trafiletti e nei titoli di coda. A tutto vantaggio del pessimismo, disfattismo, populismo, qualunquismo dei cittadini. Ad iniziare dai più giovani.
Vi invitiamo ad utilizzare i social per far arrivare la nostra campagna e petizione a quante più persone possibili e facendola firmare ad amici, parenti, colleghi, conoscenti. La petizione si può firmare dai 16 anni in su e per farlo basta un minuto. Un altro per condividerla.
Mille pagliuzze possono fermare un elefante, recita un proverbio africano che amiamo molto e nel quale ci identifichiamo. Il nostro elefante è il sistema dell’informazione tutto al negativo, le pagliuzze siamo tutti noi se attivi, organizzati, determinati a fermare l’elefante e fargli cambiare strada!
Grazie per tutto quanto vorrete fare o suggerci via mail a brightside@outlook.it per il successo della nostra iniziativa!
Tonino Esposito
Presidente Associazione Culturale Bright Side o Il Lato Positivo dell'Informazione
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