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Al museo di notte

Hugo, «Chi apre la porta di una scuola, chiude una prigione».

E chi chiude le discoteche e apre h24 la mostra di Raffaello alle Scuderie del Quirinale crea un precedente senza eguali interessantissimo.

Soprattutto se si pensa che si è registrato il sold out e che sono andati a ruba i biglietti per le 4 di notte o di mattina, come preferiamo.

Oggi ne parlavo in un'intervista e il conduttore mi ha fatto soffermare sulla percezione diffusa. Nessuno avrebbe scommesso che un cittadino romano sarebbe andato al museo a quell'ora.


E figurarsi se ci fossero i turisti. Ricordiamocelo per favore.


È uno dei miei temi più battuti. E sicuramente tra le parole del bene comune non può mancare. Che ne dite?


Le gite di istruzione, le serate speciali anche all'asta e a prezzi vertiginosi per chi può permetterselo (perchè tanto vale indurli a vivere esperienze uniche, come i loro portafogli possono concedersi), rimpolpando le casse pubbliche che così - parallelamente - sapranno tenere sotto controllo il debito e rilanciare in cultura per tutti.

Non dobbiamo spaventarci se la cultura è un'industria.









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