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Immagine del redattoreTonino Esposito

Diritto all'informazione positiva paritaria nei media

Viviamo in un tempo in cui siamo sommersi da informazioni ma abbiamo poca informazione e meno che mai buona ed utile informazione. Un tempo in cui non riusciamo a darci il tempo per la riflessione, l'approfondimento, la verifica dei fatti e dei dati ad essi correlati. Un tempo in cui il primo quotidiano italiano vende meno di 200 mila copie al giorno e viviamo di disinformazione organizzata via social da oscuri gruppi politici e di potere che ci invadono di propaganda, fake-news e paure, spesso infondate! Un dato per tutti riportato ieri dal quotidiano la Ragione che dimostra come in Italia dal 1991 al 2019 gli omicidi sono diminuiti del ben 74% laddove certa politica e certa disinformazione ci vuole far credere esattamente il contrario!


Quello a cui stiamo accennando è un tema centrale e cruciale per la nostra democrazia e il nostro futuro. Tema che non abbiamo certo noi la pretesa e la forza di risolvere in tutte le sue implicazioni ma rispetto al quale come piccola Associazione Culturale di cittadinanza attiva ci siamo dati due piccoli, grandi, possibili obiettivi da sostenere e realizzare :


1) incentivare chi ci segue a informarsi sempre di più attraverso fonti autorevoli, serie e verificate come i giornali che oggi costano meno di un caffè e purtroppo sono sempre meno letti in primis dai giovani. Questo obiettivo lo favoriamo anche attraverso la creazione di gruppi di lettura digitale condivisa dei giornali per poterne leggere di più, a minor costo e con la possibilità di condividere notizie, commenti, contenuti.

2) chiedere, pretendere da chi fa informazione di cambiare il proprio superato, parziale, sbagliato, dannoso paradigma per il quale in buona sostanza omettono o marginalizzano il racconto del tanto bene, buono e bello del mondo. Per questo abbiamo recentemente lanciato una petizione ed una provocazione civile per la quale chiediamo ai media almeno il 50% di notizie positive in tutti i TG, giornali e notiziari! Questa petizione può essere letta, firmata, commentata e condivisa nella home del nostro sito www.associazionetbs.org Vi chiediamo di farlo subito, coinvolgendo i vostri amici e contatti, per far arrivare forte e chiara la nostra voce a chi in RAI e presso l'Ordine dei Giornalisti ha in dovere di fare informazione completa non parziale, deformata e deformante. Dovere a cui corrisponde, lato cittadini e utenti, quello che noi abbiamo chiamato Diritto all'informazione positiva paritaria nei media.

Siamo sicuri, infine, di una cosa che se e quando i media daranno più spazio al racconto delle buone notizie e delle buone pratiche non sono avranno messo riparo ad una storica e colpevole omissione professionale ma sicuramente avranno più vendite ed ascolti. Lo dimostra il caso di successo del Corriere della Sera Buone Notizie - unico settimanale nel suo genere pubblicato in Italia- che al martedì fa crescere di molto le vendite del giornale!

Quando lo capiranno i Direttori degli altri giornali e dei TG?



Tonino Esposito

Presidente The Bright Side

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