Ho il piacere di raccontare qui brevemente la mia esperienza positiva con il TG delle Buone Notizie di “The Bright Side” fatta presso la scuola Casa del Sole ora Francesco Cappelli del Parco Trotter di Milano.
Un giorno una collega mi parlò di un nuovo progetto: il TG delle Buone Notizie della Associazione Culturale The Bright Side.
Chi lavora nella scuola conosce l’abbondante numero di proposte da cui veniamo giornalmente sommersi e che, per legittima difesa, siamo costretti ad ignorare senza nemmeno esaminarle con attenzione. Questo progetto però attirò immediatamente la mia attenzione: da sempre penso che il mondo abbia bisogno di speranza e che sia un privilegio di noi insegnanti poter contribuire a questo.
Mi trovavo ad insegnare in una classe quinta Primaria con un bel gruppo di bambini che mostrava una vera e propria predisposizione di spirito a considerare la realtà unicamente nei suoi aspetti peggiori. Il loro atteggiamento si riassumeva nell’espressione: È impossibile!
Quando proposi loro di partecipare al TGBN, che neanche a dirlo sembrava pensato apposta per loro, la loro risposta naturalmente fu: “E’ impossibile, non troveremo mai buone notizie!”
Ed è con questo spirito che è cominciata la nostra avventura.
Ogni venerdì i bambini avevano come unico compito, da svolgere insieme ai loro genitori quello di tenere occhi e orecchie aperte per ascoltare, leggere o vedere buone notizie. La ricerca poteva avvenire attraverso i mass media tradizionali, ma andavano benissimo anche storie o racconti di vicende personali, familiari, di quartiere…
Il primo lunedì la raccolta di buone notizie fu piuttosto scarsa e legata a storie personali (es: mi papà è caduto dal motorino, ma ora sta bene…), ma leggemmo tutte le scarne notizie con l’entusiasmo che meritavano.
Fu così, che settimana dopo settimana qualcosa di quell’atteggiamento cominciò a cambiare e la raccolta delle notizie positive divenne così abbondante da richiedere almeno due ore di lettura ogni lunedì mattina.
La cosa più incredibile fu che questa metamorfosi non riguardò solo i bambini, ma anche i loro genitori, che mi confidarono che il momento dei compiti era finalmente diventato un momento costruttivo e che avere scoperto che le cose belle succedono davvero, li aveva un po’ cambiati!
Questa esperienza si concluse con un TG delle Buone Notizie realizzato interamente dai bambini, con tanto di giornalisti che leggevano le notizie dall’interno di schermi televisivi realizzati con cartoni colorati e inviati speciali che avevano alle spalle sfondi di luoghi altamente improbabili (lo dico naturalmente con tutto l’affetto che nutro per i miei alunni). Il tutto avvenne nel parco della nostra scuola alla presenza di una troupe televisiva della RAI, che trasmise il nostro TG all’interno del programma Tutto il bello che c’è di RAI2 . Il bellissimo servizio realizzato in quella occasione dalla Rai è visibile, ed invito tutti a farlo, nel sito di The Bright Side associazionetbs.org nel quale è anche possibile firmare la petizione per avere più notizie positive nei media.
Che esperienza! Posso concludere solamente dicendo che in classe mia non si sentì più l’espressione: “E’ impossibile!”
Un caro saluto a tutti.
Paola Zanni
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