Il gelato solidale
- Irene Giuliana Arosio
- 17 giu
- Tempo di lettura: 2 min
Questa è una delle 100 storie gentili raccolte nel nostro Annuario delle storie gentili italiane 2023 che è possibile scaricare gratuitamente cliccando il seguente link: https://www.calameo.com/read/0075602492f61a71c20fb
"In una serata d'estate sulla Penisola Sorrentina, la dolce melodia delle risate e dei passi leggeri riecheggiava per le strade di Sorrento. La città, famosa per i suoi panorami mozzafiato e i suoi gelati artigianali, stava per diventare il palcoscenico di un evento speciale - il primo gelato solidale pro-Ucraina. Al centro di questa iniziativa c'era il maestro gelatiere Sergio Colalucci, un uomo il cui cuore grande quanto la sua maestria nell' arte di fare gelato aveva attirato l'attenzione del Rotaract Sorrento e dell'Antica Gelateria dell'Accademia. Insieme, avevano deciso di unire le forze per sostenere i bambini ucraini fuggiti dalla guerra, ospiti presso famiglie e strutture nella penisola sorrentina. La sala dell'Antica Gelateria dell'Accademia era pervasa da un'atmosfera di entusiasmo e solidarietà mentre il maestro Colalucci lavorava con dedizione dietro al bancone. Gli ingredienti di alta qualità si trasformavano in golosi coni e coppette di gelato, pronti a regalare momenti di dolcezza a chiunque li assaporasse. II Rotaract Sorrento, con il suo spirito giovane e dinamico, aveva organizzato l'evento, coinvolgendo la comunità nella causa. Volontari e membri del Rotaract distribuivano volantini e raccontavano la storia dietro il gelato solidale, invitando tutti a partecipare a questa nobile iniziativa. Le famiglie sorrentine avevano aperto le porte alle vittime della guerra in Ucraina, e ora l'intera comunità si univa per offrire un piccolo gesto di gentilezza sotto forma di dolce gelato.
Ogni cono venduto contribuiva a sostenere i bambini e le famiglie in difficoltà, donando loro non solo un momento di gioia, ma anche un aiuto concreto. La notizia dell'evento aveva raggiunto anche gli ospiti ucraini, e la loro gratitudine si leggeva negli occhi mentre assaporavano il gelato sorrentino, avvolti dal calore della nuova comunità che li aveva accolti con cuore aperto.
Quella serata fu molto più di un semplice momento di indulgenza gastronomica; fu un'esperienza di condivisione, amore e solidarietà che fece capire a tutti quanto potesse essere potente il connubio tra un gesto dolce e il desiderio di fare del bene. E così, una piccola gelateria sulla Penisola Sorrentina divenne il luogo dove la dolcezza del gelato si mescolò con la dolcezza di aiutare chi ne aveva più bisogno."










Commenti