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Il senso di disagio difronte le cose che non vanno

«Prendersi ciò che si desidera, costi quel che costi» non è il bene comune. Però: «Qualche volta, ragazza mia, osa». Ripensò spesso a questa frase Adriana ma non si fidava abbastanza di chi la disse per farla sua.


Sono frasi da un romanzo in uscita il 3 dicembre che ho scritto. Perchè mi chiedo: «E se fossero i libri a dire tutto di noi?», sicuramente avrebbero i verbi: «Grab, Do, Think, Ask, Hold, Love». Che poi sono i verbi che fanno muovere tutto. Ci dovrebbero far disfare delle corazze.

Anche gli affetti nascono sbilanciati. Sono strani, hanno vita a sè.


Ma la pervicacia allora porta al potere.


Ed è così che le donne, i giovani, sempre più ampie fette della popolazione intende il termine in senso negativo. Il potere, quando lo usano, è sempre in modo dispregiativo. Il potere è intriso di lotte intestine, tradimenti. È voglia di esserci per intercedere su interessi di parte, spesso i propri, o allargato all’entourage. Nulla a che vedere col bene comune. Ma il potere per cambiare, bisogna averlo, esercitarlo, prenderselo. Persone che combattono per un ideale, hanno potere. Noi abbiamo bisogno di chi ci tiene sveglio il senso di disagio davanti alle cose che non vanno. «Abbiamo bisogno della bellezza».

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