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Intervista positiva con Carlo Petrini

1) Quale è il suo modello od eroe positivo e perché?


Direi Nuto Revelli; scrittore, partigiano e ufficiale piemontese che ho avuto il privilegio di conoscere all’inizio degli anni Settanta del secolo scorso. Ci siamo incontrati nel giardino del castello di Verduno (un piccolo paesino delle mie Langhe), dove lui era solito trascorrere l’estate sedendo in cortile a sbobinare dal suo registratore le storie poi raccontate in indimenticabili libri quali Il mondo dei vinti. Testimonianze di vita contadina e L’anello forte e La donna: storie di vita contadina. Verduno era anche il luogo dove Nuto incontrava intellettuali come Alessandro Galante Garrone, Norberto Bobbio e Primo Levi. Mentre alla sera accoglieva noi giovani raccontandoci le storie del movimento di resistenza, di guerra e di campagna che aveva vissuto e incrociato. Per me lui è stato un vero maestro soprattutto per il suo metodo dell’ascolto che permette di leggere la sapienzialità, la politica, le trasformazioni in atto. Oggi tutti te la vogliono contare, mentre è imprescindibile ritornare ad avere la capacità di ascoltare.


2) Quale è per lei la notizia positiva italiana più importante degli ultimi sei mesi e perché?


Permettetemi di estendere l’orizzonte temporale all’inizio del 2022. Nel mese di febbraio del 2022 la tutela della biodiversità, dell’ambiente e degli ecosistemi sono state introdotte all’interno del testo della nostra carta costituzionale. Mentre nel mese di marzo (sempre del 2022), dopo anni di attesa, il Parlamento italiano ha approvato una legge sull’agricoltura biologica. La prima iniziativa sancisce il diritto transgenerazionale di vivere in un ambiente sano, la seconda invece regola una delle pratiche, quella agricola, che con il mondo naturale ha maggiormente a che fare. La legge sul biologico garantisce il rispetto delle esigenze ecosistemiche, gestisce le risorse naturali e limita le esternalità negative. Insomma: getta le basi per costruire un’agricoltura che guarda al futuro nel rispetto della salute delle persone e del pianeta.


3) Quale è per lei la notizia positiva internazionale più importante degli ultimi sei mesi e perché?


Senz’altro la rielezione di Lula come presidente del Brasile che ha messo in sicurezza l’Amazzonia; un ecosistema gravemente depredato durante il governo Bolsonaro e che è di importanza vitale per il contrasto alla crisi climatica e quindi anche per la sopravvivenza dell’intera umanità.


4) Se lei fosse il Direttore di un TG o di un giornale quanto spazio darebbe al racconto delle buone notizie e buone pratiche e perché?


Senz’altro creerei una sezione apposita in ogni telegiornale della giornata, o in ogni uscita dei quotidiani. Purtroppo i media ci hanno abituati talmente tanto alle narrazioni negative, agli scandali e alle polemiche, che ormai le notizie positive hanno perso di incisività al punto che non fanno quasi più notizia. Eppure nei tempi difficili che ci troviamo a vivere abbiamo bisogno di “combustibile” che permetta di non scoraggiarsi e di sentirsi parte attiva di una società civile che sente la necessità di liberarsi da paradigmi produttivi e modelli di vita non più sostenibili. La forza per cambiare però può venire solo dalle notizie positive, perché il mondo non si cambia con il magone. Il mondo si cambia con la gioia, perché è nella gioia che risiede il potere trasformativo del presente e la speranza nella possibilità di qualcosa di più bello.


Carlo Petrini , fondatore di Slow Food

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