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Immagine del redattoreTonino Esposito

L'Alfabeto del Bene Comune a cura di Benedetta Cosmi 

Caro Babbo Natale... Chissa' quante saranno quest'anno le letterine che stanno smistando in queste ore gli uffici postali destinate al Polo Nord, o li vicino. Per non parlare di come si saranno complicate le cose da quando ci sono le email, i social network, whatsup. E da quest'anno le videorichieste via Tik Tok. Non deve easere un'impresa semplice. Ci rivolgiamo a lui proponendo di regalarci una cosa strana: un nuovo alfabeto per tutti i bambini, che tutti possano riconoscere e riscoprire. In nome di un concetto difficile da spiegare con le parole dei grandi, ma tanto vicino al linguaggio universale dei piu' piccoli. Il bene comune. Che cos'e' oggi il bene comune? Ce lo spiega l'ultimo saggio di Benedetta Cosmi (Il Bene Comune, Armando editore). Tra spunti d'attualita', interviste ai ' potenti' (chi ha il potere di cambiare le cose ma non lo fa, o non fa quello che dice e basta), l'immagine piu' suggestiva e' il racconto di una bambina inpegnata a salvare lo scivolo rotto della scuola che ha appena terminato. Perche'? Il bene comune ri-parte dalle cose semplici. Queste le sue vocali A come ascolto. Diceva un claim 'Dateci ascolto. Vi daremo voce'. Ma quanto funziona sempre l'ascolto, anche in termini di marketing? Ecco, facciamo marketing della cosa pubblica. Alla base c'e' sempre l'ascolto del cliente. Nel nostro caso dei cittadino. Senza ascolto, le imprese vengono sostituite dai concorrenti. Facciamo caso alla facilita' con cui istituzioni sono state da tempo sostituite da altro nella scala dei valori... E come educazione, la parola piu' strana. Non e' istruzione (che sa di nozione). L'educazione ha bisogno di maestri, di esempi concreti. Difficile individuarli alla vecchia maniera. I come immaginazione. Necessaria per ispirare ed essere ispirati. O come obiettivo, il giusto obiettivo. Tutto e' fuori fuoco se l'asticella e' troppo alta (ale anche per Greta, sardine e follower). U come Ubriacatura. Di stimoli e storie positive. Immaginate un TG nazionale di fatti positivi, fino a che punto potrebbe promuovere il cambiamento e la percezione del bene comune. Chiediamo pero' un intero alfabeto e tu, caro vecchio Babbo Natale, sarai impegnato in tante altre consegne. Ci aggiorniamo l'anno prossimo e anche quest'anno, scivola, scivola, scivola, scivola...


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