L’ho fatto con il cuore

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Livorno, martedì 17 settembre 2024

Sole tiepido, una passeggiata nel parco e poi un pranzo tranquillo in un ristorante al Parco Levante. Un ragazzo, giovane e sorridente è seduto a un tavolo con la fidanzata. Finito il pranzo, si avvicina alla cassa per pagare. Ma il bancomat non funziona. Gli occhi di lui diventano subito tesi, il sorriso sparisce, l’imbarazzo cresce. Deve uscire, fare una telefonata al padre per risolvere il problema.

Quando torna, finalmente con il bancomat pronto per pagare, il suo volto cambia di nuovo: stupore, incredulità. Il conto è stato già saldato.

Un signore, seduto lì vicino, lo aveva osservato con discrezione, aveva notato la sua difficoltà e, senza dire una parola, si era alzato, aveva pagato e se n’era andato, silenziosamente.

Nessun sorriso compiaciuto, nessuna attesa di ringraziamenti. Un gesto veloce, naturale, come chi fa una cosa bella e poi si dilegua, lasciando dietro di sé una scia di stupore.

Veronica, la mamma della ragazza, ha raccontato l’episodio su Facebook, perché un gesto così non poteva restare anonimo, non poteva perdersi nel nulla.

“Le persone gentili esistono ancora”, ha scritto, “e un gesto come questo fa riflettere, le brave persone in questo mondo esistono ancora”. C’è qualcosa di straordinario nell’umiltà di chi dona senza aspettarsi nulla in cambio.

Forse è proprio questo che oggi ci stupisce di più: l’assoluta semplicità del bene, quando non è strumentalizzato, quando non cerca applausi.

Il misterioso benefattore è stato infine trovato e intervistato. Alla domanda sul perché lo avesse fatto, ha risposto semplicemente: “L’ho fatto con il cuore”.

Un cuore che, in un mondo che spesso sembra dimenticare la gentilezza, ha avuto la forza di ricordarci che esistono ancora persone capaci di fare qualcosa di buono senza chiedere nulla in cambio.

E forse è proprio questa la lezione più preziosa: i gesti più belli sono quelli che non cercano riflettori, ma si accendono comunque un gran luce.