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La terapia del sorriso

Questa è una delle 100 storie gentili raccolte nel nostro Annuario delle storie gentili italiane 2023 che è possibile scaricare gratuitamente cliccando il seguente link: https://www.calameo.com/read/0075602492f61a71c20fb


"Io sono un clown, e faccio collezioni di attimi Questa frase del premio Nobel Heinrich Böll assume un significato più profondo se pensiamo ai tanti attimi donati ai malati da un professore-clown, Lorenzo Di Santo, classe 1960, insegnante di Discipline geometriche presso il Liceo Mibe di Pescara e nello stesso tempo clown-dottore dall'età di 40 anni.

È la sua storia gentile che vogliamo raccontarvi.

"La vita porta a strade che nemmeno riusciamo immaginare" afferma Lorenzo quando ricorda come ha iniziato. Infatti, incuriosito e affascinato da un'idea di solidarietà, diventa clown-dottore presso la società di volontariato Clowndoc. Questa associazione, nata a Pescara nel 2007, offre sostegno e distrazioni ai pazienti, soprattutto ai più piccolini, ma cerca anche di portare un sorriso a coloro che vegliano giorno e notte le persone care malate.

È il famoso Patch Adams, negli anni Settanta, il primo ad avere l'intuizione che far sorridere i malati ne possa migliorare la condizione psico-fisica; infatti, dopo essere stato ricoverato in psichiatria e aver visitato vari ospedali americani comprese di essere capace di aiutare chi soffre senza l'ausilio dei farmaci, ma col semplice utilizzo della risata.

Ma in che modo si relazionano i clown dottori? Essi, dopo aver attirato l'attenzione dei pazienti, li distraggono facendo dei piccoli giochi e scherzando con loro usando delle barzellette, in modo da portare un po' di spensieratezza e con lo scopo di sdrammatizzare quelle che sono le pratiche mediche.

Il dottor Stecco è il personaggio comico del professore ed è spesso accompagnato da una marionetta, chiamata Lella, una sorta di pecora che insieme alla voce comica e buffa del dottor Stecco tende a suscitare simpatia nei più piccoli. Il dottor Stecco indossa le vesti di un professore di arte, il quale assegna dei compiti e mette delle note non solo ai ragazzini ma anche al personale sanitario e in compagnia del suo collega, il clown Augusto, improvvisa delle scenette. Nel professor Di Santo, l'attività di volontariato ha notevolmente influenzato anche il metodo d'insegnamento perché i due modi, uno di intrattenere e l'altro di spiegare, si compenetrano.

I clown-dottori - afferma il professor Di Santo - sono diffusi in tutte le nazioni e sono dotati di una formazione apposita per poter interagire con i bambini malati nelle strutture ospedaliere. Infatti dice il professor Di Santo "Nella camera dei pazienti si entra in punta di piedi".

L'associazione Clowndoc è sicuramente una delle più belle notizie della regione Abruzzo da poter diffondere e pubblicizzare, al fine di incoraggiare e sensibilizzare quante più persone possibili. Lorenzo di Santo lo possiamo considerare un vero eroe ed esempio da imitare. Grazie alla sua passione, mossa dalla sua bontà, regala sorrisi a chi purtroppo è meno fortunato e insegna a noi giovani cosa significa aver cura degli altri."



 
 
 

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