Un anno fa, quando la medicina del territorio non era ancora tra le strategie anti-Covid, il dottor Luigi Cavanna anticipò la terapia che oggi figura tra le linee guida della nuova sanità. “L’intervento consisteva in visite a domicilio con dispositivi di protezione, ecografo portatile, il necessario per il tampone, i saturimetri da lasciare ai pazienti e alcuni farmaci: antinfiammatori, immunomodulatori, antibiotici, eparina e cortisonici, questi ultimi da utilizzarsi in fase non precoce. Se necessario, l’ossigeno: da recapitare in tempo utile a casa del malato”. In questo modo, ricorda Cavanna, sono state curate centinaia di persone in provincia di Piacenza. Monitorate giornalmente, anche via smartphone. Tutte salve. O con percentuali di ricovero molto basse.
Stralcio dell' articolo pubblicato da Gian Giacomo Schiavi nella newsletter gratuita del Corriere della Sera Buone Notizie
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