Anno scolastico 2021/22
Lettera alle insegnanti e agli insegnanti
Cari e care insegnanti, sono in pensione da un anno ma non ho smesso di occuparmi di scuola e soprattutto della libera espressione dei bambini.
Non vi dedicherò la famosa e abbondantemente utilizzata “Lettera agli insegnanti per il nuovo anno scolastico” scritta da Mario Lodi nel 2010. E’ molto bella ma credo possa essere apprezzata solo da chi ha già un’idea “militante” di scuola …. Altrimenti per molti sarebbe come ascoltare una bella favola che ti fa sentire meglio, ma che nessuno pensa possa essere la realtà della propria scuola quotidiana. Non vi parlerò nemmeno di pandemia, di distanziamento e di green pass.
Vi scriverò una mia lettera rifacendomi invece alla “Lettera aperta agli insegnanti “del 1995 di Lodi, contenuta nel libro Il paese sbagliato (1970 e 1995, Einaudi editore). Chiunque decida di intraprendere il cammino dell’insegnamento non dovrebbe tralasciare il contributo pedagogico di Mario Lodi. L’impegno sociale, la passione per l’insegnamento, nonché il suo “modo di fare scuola” lo hanno reso uno dei pedagogisti contemporanei più importanti degli ultimi cinquant’anni.
In questa lettera del 1995 Mario Lodi scrive «Questo momento storico ha bisogno di maestri nuovi, professionalmente e civilmente preparati, che assumano un ruolo propulsivo nel corpo della nostra società. (…) C’è stata la diffusione capillare della TV, proliferata in modo selvaggio senza un codice etico. E c’è stata la crisi di un sistema politico degenerato. A livello internazionale sono caduti muri e miti, con le relative ripercussioni politiche. Eppure io noto analogie fra il momento del dopo guerra e quello di oggi. Come allora, anche oggi c’è bisogno di ricostruire moralmente una società, recuperando valori abbandonati.» Questa lettera sembra scritta ieri. Invece sono passati oltre 25 anni. Che dire? Fa riflettere riconoscere che queste parole aderiscono ancora alla realtà dei nostri giorni nonostante i cambiamenti sociali avvengano in fretta. E voi insegnanti? Come sono gli insegnanti di oggi? Da insegnante penso che il mondo della scuola purtroppo “non se la passa bene”. Il disinteresse dei Governi che si sono susseguiti negli anni, per non dire il disfattismo e la decostruzione di ciò che di buono funzionava ( penso all’idea di Tempo pieno, di apertura delle classi, ecc …) ha minato la qualità dell’insegnamento. Inoltre l’impegno civile e sociale che dovrebbe animare il lavoro dell’insegnante si è notevolmente affievolito o comunque non ha avuto quell’impulso che Mario Lodi sperava nella lettera citata.
L’impegno civile e sociale rimane un obiettivo perseguito da pochi e ancora oggi ostracizzato da molti. Don Milani diceva :” Ho imparato che il problema degli altri è uguale al mio. Sortirne tutti insieme è politica. Sortirne da soli è avarizia.
”Oggi come ieri il bambino studia spesso senza sentirsi protagonista attivo del suo percorso scolastico, dei suoi progressi. Studia non per se stesso, ma per i voti e per risultare gradito a chi è sopra di lui. È desolante vedere che in tanti anni la situazione scolastica non è cambiata. I docenti non si accorgono di essere risucchiati dal sistema invece di rendersi garanti della formazione di uomini liberi. Mario Lodi afferma in” Lettera a Katia” (Il paese sbagliato, 1970 e 1995) che un maestro/a rivela subito la sua natura il primo giorno di scuola, quando si trova di fronte ai bambini e deve decidere come impostare il suo lavoro. Può scegliere se distruggere la prigione e liberare il bambino dalla paura e dai condizionamenti, metterlo al centro della scuola, dando motivazione e amore per il lavoro scolastico, oppure asservirlo e piegarlo al suo volere. Può riempirlo di abilità tecniche meccanicamente apprese oppure può creare una comunità di compagni, valorizzare i loro sentimenti e le loro esperienze di vita.
Anche nei confronti di tutta la comunità e dei colleghi stessi dovrebbe esserci un atteggiamento di collaborazione e di ascolto reciproco mettendo in campo solidarietà e capacità di affrontare collettivamente le difficoltà. Tutto questo spesso non avviene ed ognuno ha il suo buon motivo per non prendere mai posizione. In una situazione nella quale diversi Dirigenti Scolastici, ovviamente non tutti e sarebbe sbagliato generalizzare, riscoprono un malinteso senso del potere e dell’asservimento alle gerarchie burocratiche. I Dirigenti, come i docenti e chiunque altro, possono sbagliare o fare valutazioni errate. Dovrebbe essere la comunità scolastica con un lavoro cooperativo, mettere tutti nelle migliori situazioni di lavoro ed essere di aiuto al Dirigente nel momento in cui deve prendere decisioni e questo significa che a volte è necessario anche esprimere il proprio parere non concorde con quello del Dirigente Scolastico.
Cari insegnanti, penso giusto dare una speranza a tutti coloro che vorranno mettersi su un sentiero di ricerca e di confronto, sapendo che la strada più comoda è quella di ripercorrere le orme di chi è passato prima, ma è la strada meno indicata per chi vede nell’insegnamento una professione di cura e accompagnamento dei nuovi cuccioli umani.
Prima di tutto cercate di stare bene voi a scuola e di essere felici di andarci . Scriveva Lodi, sempre nel Paese Sbagliato: ”L’insegnante non può promuovere lo star bene a scuola, se lui stesso non ci sta bene”. Promuovete il buonumore, il ridere ed il sorridere, poiché ancora oggi è poco praticato nelle aule scolastiche.
C’è poi bisogno di ricostruire moralmente una società e recuperare valori fondamentali quali la collaborazione, la solidarietà, la cura del bene comune e queste cose passano dai vostri atteggiamenti, dalle vostre posture, dai vostri esempi e per nulla dalle vostre parole se non sono sentite.
Ecco ora sì si possono citare le parole della lettera del 2010 agli insegnanti di Mario Lodi :
“Il mio augurio per il nuovo anno scolastico è questo: NON SENTITEVI MAI DA SOLE E DA SOLI! Prima di tutto ci sono i bambini e le bambine, che devono essere nonostante tutto al centro del vostro lavoro e che, vedrete, non finiranno mai di sorprendervi. Poi ci sono altre e altri che, come voi, si stanno chiedendo in giro per l’Italia quale sia ancora il senso di questo bellissimo mestiere … Poi ci sono anche i genitori e le zie e i nonni dei vostri alunni e delle vostre alunne, che possono darvi una mano, se saprete, anche insieme a loro, rendere la scuola un luogo accogliente e bello, in cui ciascuno abbia il piacere e la felicità di entrare e restare assieme ad altri. Non dimenticate che davanti al maestro e alla maestra passa sempre il futuro, quello di un intero Paese: che ha alla sua base un testo fondamentale e ricchissimo, la Costituzione, che può essere il vostro primo strumento di lavoro.”
Buon Anno Scolastico! Un abbraccio a tutte e tutti voi!
Roberto Lovattini, Maestro e Direttore del TG delle Buone Notizie o BrightTG della Associazione Culturale The Bright Side
PS. Il nostro TG delle Buone Notizie riservato agli alunni delle secondarie di primo grado e alle quinte delle primarie riparte a Gennaio 2022. Per info ed iscrizioni tbspositivitybox@outlook.it
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