“Ho dimostrato di potercela fare e, come me, potrebbero farcela tanti altri ragazzi se troveranno chi crederà in loro e sosterrà il loro cammino"
Margherita Campanelli si è laureata pochi giorni fa in pedagogia all’università di Macerata con 110. Una laurea conquistata con impegno e sacrificio, perché Margherita già lavora come educatrice, fa volontariato come clown di corsia, vive in un’altra città quindi fa la pendolare e conciliare gli impegni di lavoro con la frequenza universitaria non è sempre semplice. Però lei è sempre stata determinata e concentrata sui suoi obiettivi. E ha avuto la fortuna di incontrare adulti che hanno creduto in lei. Cosa che non capita sempre, purtroppo. Perché molte volte, purtroppo, le scuole e le università non sono pronte ad accogliere studenti come Margherita, con la sindrome di Down. Per questo le sue parole sono preziose:
“Io suggerisco a tutti di intraprendere il percorso universitario e vorrei dire agli insegnanti della scuola superiore che dovrebbero consentire a un numero maggiore di ragazzi con deficit cognitivo, di conseguire il diploma, che rappresenta l'unico strumento indispensabile per affrontare il percorso universitario”.
Perché un’istituzione educativa veramente inclusiva è quella che consenta a tutti i suoi allievi di arrivare ai livelli più alti, senza pregiudizi.
E una scuola che funziona è una scuola che accoglie, non umilia, e crede nei suoi studenti.
A cura de "🦋La farfalla della gentilezza🦋"
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