Risposta dal paradiso
- Alice Afflitto
- 15 lug
- Tempo di lettura: 2 min
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Teri Copland, una mamma di West Lothian, Scozia, aveva sempre insegnato ai suoi figli, Jase di sette anni e Neive di dieci, l’importanza dei piccoli gesti di gentilezza. “Anche
quando non puoi fare un regalo” ripeteva spesso, “gli auguri sono un dono prezioso, specialmente per le persone a cui vuoi bene”.
Così, quando si avvicinò il giorno del compleanno del papà, Jase decise di fare esattamente ciò che la mamma gli aveva insegnato. Prese carta e penna, e scrisse un biglietto di auguri per il suo papà, morto quattro anni prima, nel maggio del 2014. Ma la cosa straordinaria non fu tanto il gesto, quanto l’indirizzo che Jase scelse: il Paradiso.
La storia ci insegna che spesso queste lettere rimangono senza risposta. In fondo, non c’è postino che possa davvero consegnarle. Ma qualche volta, e solo qualche volta, accade qualcosa di straordinario.
Fu proprio quello che successe a Jase. Non molto tempo dopo aver spedito il suo biglietto, ricevette una risposta. Era Sean Milligan, un impiegato della Royal Mail, che aveva deciso di prendere a cuore quel piccolo gesto di un bambino sconosciuto. La sua risposta arrivò meravigliosa nella sua semplicità.
Nella lettera, Sean scriveva: “Volevo cogliere l’occasione per dirti che la consegna è avvenuta correttamente. È stata un’impresa difficile evitare tutte le stelle e gli oggetti galattici lungo la strada per il Paradiso. Continueremo a fare del nostro meglio per consegnare le lettere in cielo.”
Teri, la mamma di Jase, commossa fino alle lacrime, condivise quell’atto di dolcezza sui social. “Non era parte del vostro lavoro rispondere a una lettera così, per un bambino che non avete mai incontrato,” scrisse. “Potevate ignorarla, ma non lo avete fatto. E così facendo, mi avete riportato la fede nell’umanità. Grazie. Per lui ha significato tantissimo, e per noi anche.”
In poche righe, un postino qualunque aveva compiuto un miracolo di umanità.
Questa storia ci ricorda che non serve essere eroi per fare la differenza nella vita di qualcuno. E non servono nemmeno gesti grandiosi o doti speciali: occorre solamente un po’ di gentilezza.










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