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Intervista Positiva con Sandro Marangon

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1. Quale é il tuo eroe o modello positivo e perché?

Non si tratta di uno ma di due eroi che però assieme rappresentano un concetto forte, un valore assoluto. Parlo dei giudici antimafia Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Per tutti noi incarnano l’ideale di giustizia oltre ogni sopraffazione, violenza, coercizione e anche oltre ogni paura. Il loro spirito di servizio per il bene di tutti è andato oltre, superando gli umani timori. Un esempio forte che, nonostante il passare del tempo, scuote ancora le nostre coscienze.


2. Quale notizia positiva italiana degli ultimi sei mesi ti ha più colpito e perché?

Mi ha colpito la notizia del gesto di grande altruismo dei colleghi di quell’impiegato alle poste nel milanese che, avendo esaurito le ferie, non poteva più assistere il padre malato oncologico. Gli altri lavoratori gli hanno regalato i loro giorni di vacanza per permettergli di continuare a stare accanto al genitore. Solo apparentemente può sembrare una notizia banale, in realtà questo prodigarsi per gli altri privandosi di qualcosa al giorno d’oggi è un’ azione  rivoluzionaria.


3. Quale notizia positiva internazionale degli ultimi sei mesi ti ha più colpito e perché?

Andando all’estero parlerei di una notizia positiva che è la conseguenza di un fatto drammatico. Mi riferisco all’arrivo in Italia per sottoporsi a cure mediche di Adam, il bambino di 11 anni unico sopravvissuto al bombardamento della sua casa a Gaza. Nel corso dell’attacco Adam ha perso il padre e i 9 fratelli. Il nostro Paese subito si è offerto di accogliere lui, la mamma, oltre ad altri 80 palestinesi di cui 17 bambini.

Potranno recuperare la salute, un briciolo di tranquillità e una parvenza di futuro, uno squarcio positivo nell’orrore del conflitto israelo-palestinese.


4. Se tu fossi il Direttore di un TG o di un giornale quanto spazio rispetto ad oggi daresti al racconto delle notizie positive?

Sicuramente molto più di quelle che leggo sui giornali o vedo nei tg oggi. Lo dico anche da amministratore pubblico: i media danno inevitabilmente più risalto ai problemi o ai disagi di quanto ne diano alle loro soluzioni. Credo si tratti anche di un fatto culturale: tendiamo ad evidenziare sempre gli aspetti negativi delle questioni senza tenere conto magari dell’impegno, della fatica che ci vuole per risolverli. Proviamo a fare una cosa molto semplice: dividiamo il famoso foglio a metà e in una scriviamo tutte le cose negative in cui ci imbattiamo e nell’altra tutte quelle positive. Ci accorgeremo che quest’ultimo elenco sarà ben più lungo del primo. Proviamo quindi a fare leva su quello che c’è di positivo intorno a noi. Saremo noi stessi fonte di ispirazione per gli altri.


Di Sandro Marangon, Assessore alle Politiche sociali del Comune di Chioggia.



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