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Intervista Positiva con Alessio Beltrami

Quale è il tuo eroe o modello positivo e perché?

Ce ne sono tanti. Ne scelgo uno italiano, Gianni Rodari.

Non solo le opere che ha scritto, ma il suo stesso approccio alla scrittura e al concetto di fiaba e fantasia sono dei veri superpoteri di cui chiunque può godere leggendo i suoi libri. È un ottimo esempio di quello che si può realizzare con la parola scritta e di come sia possibile avere un impatto positivo sulla vita degli altri partendo con mezzi accessibili a chiunque: carta, penna e idee.


Quale notizia positiva italiana degli ultimi sei mesi ti ha colpito di più e perché?

Non riesco a fare una classifica, riporto una notizia italiana che è però mondiale nella sua rilevanza.

Mi riferisco al ritrovamento di un manoscritto del Milione di Marco Polo a Foligno nella biblioteca Jacobilli.

Gli elementi positivi per me sono diversi. Il primo è la conferma che sia ancora molto da scoprire anche su fatti e opere che pensavamo di conoscere bene. Questo dovrebbe farci capire che la curiosità e la ricerca non dovrebbero mai arrestarsi. Oltre a questo la scoperta in sé è interessante, aggiunge dettagli alla ricostruzione di una delle opere più incredibili della storia.


Quale notizia positiva internazionale degli ultimi sei mesi ti ha colpito di più e perché?

Mi ha colpito l'apertura a Londra del deposito del Victoria and Albert Museum.

In pratica sono state rese accessibili quel 95% di opere che non vengono solitamente esposte perché non fanno parte della programmazione del museo e che restano così sconosciute. È un'operazione che potrebbero fare quasi tutti i musei e che trasforma in scoperta il viaggio tra le opere.


Se tu fossi il Direttore di un TG o di un giornale quanto spazio daresti al racconto delle notizie positive e perché?

Dedicherei almeno lo stesso spazio che occupano quelle negative. Non ho però un'idea così chiara, di certo lo spazio riservato oggi a notizie positive è insufficiente, ma cosa più grave è che sono spesso presentate come eccezioni o spettacolarizzate come "la bella storia a lieto fine". Questo non credo aiuti le persone a recepire nel modo corretto la singola notizia.


Di Alessio Beltrami, professore dell'Università Milano-Bicocca



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